Igiene orale e prevenzione

La prevenzione è la nostra migliore alleata per combattere i problemi del cavo orale; per questo una efficace igiene orale quotidiana unita ai controlli periodici dal dentista sono fondamentali per avere una bocca in salute.

Il benessere del nostro corpo è strettamente legato alla salute della bocca: sono sempre più numerosi gli studi scientifici che dimostrano in maniera inequivocabile come un cavo orale in salute abbia conseguenze positive sull’intero organismo.

Quali sono i nemici dell’igiene orale a cui bisogna prestare attenzione? E quali sono le patologie più comuni?

La placca

È una sorta di pellicola (incolore o giallastra) composta da diversi batteri che si formano con la saliva e cibi/liquidi ingeriti.

La placca va rimossa con lo spazzolino da denti dopo ogni pasto perché, se rimane attaccata alla superficie dei denti e sulle gengive, può indurirsi e causare il tartaro oppure provocare gengiviti o carie.

Il tartaro

Quando la placca non viene rimossa questa si indurisce e si forma così il tartaro; la presenza di un certo grado di tartaro è normale in tutte le persone poiché ci sono delle zone del cavo orale piuttosto difficili da raggiungere con lo spazzolino ed è proprio in quelle zone che il tartaro tende ad accumularsi.

Una volta che il tartaro si è formato non è possibile eliminarlo a casa con lo spazzolino, ma è necessario sottoporsi a una seduta di igiene orale professionale in modo tale che l’igienista dentale lo rimuova con gli appositi strumenti.

Un accumulo eccessivo di tartaro può causare la gengivite e la parodontite, una malattia delle gengive molto comune che, se trascurata, può causare anche la perdita dei denti.

Gengivite

È un’infiammazione della gengiva causata dalla placca batterica che non viene rimossa in modo efficace durante lo spazzolamento dei denti.

Tra i sintomi troviamo gengive arrossate e/o doloranti, sanguinamento con l’uso dello spazzolino e il filo interdentale, alito cattivo.

Si risolve con una o più sedute di igiene orale professionale e, eventualmente, l’uso di colluttori o dentifrici specifici.

Gengivite gravidica

Le donne incinte sono particolarmente soggette all’infiammazione gengivale causata dall’alto livello di estrogeni tipico della gestazione; questo fenomeno è così diffuso nella gravidanza da prendere il nome di “gengivite gravidica”.

Alcuni studi hanno dimostrato una correlazione tra salute orale della madre e salute del feto, così come di maggiore probabilità di parto pretermine nelle donne che soffrono di parodontite in gravidanza.

Per questo le donne incinte devono avere particolare cura della propria igiene orale e recarsi dal dentista per i controlli periodici durante la gestazione: i controlli sono totalmente sicuri per la mamma e per il feto.

Parodontite

Quando una gengivite non viene trattata, si trasforma in parodontite.

La parodontite è una malattia delle gengive molto comune; dati del 2018 suggeriscono che ben 23 milioni di italiani ne soffrano ma solo la metà si rivolge al dentista per risolvere il problema.

Nei casi di parodontite l’infezione si estende ai tessuti parodontali (quelli che stanno attorno al dente come l’osso alveolare, il legamento parodontale, il cemento radicolare e la gengiva) causando sanguinamento gengivale, dolore, tasche parodontali, mobilità dei denti (si può arrivare a perderli) e riassorbimento osseo.

Numerosissimi studi scientifici hanno dimostrato che la parodontite non trattata causa o peggiora diverse altre patologie che nulla hanno a che vedere con il cavo orale: diabete, psoriasi, problemi cardiaci e addirittura Alzheimer.

Nei casi di parodontite è necessario praticare una tecnica chiamata curettaggio (o levigature radicolari) per rimuovere tutto il tartaro sopra e sotto la gengiva; nei casi più gravi può essere necessaria anche una terapia antibiotica di supporto.

Per evitare che la parodontite si ripresenti bisogna avere particolare cura della propria igiene orale, spazzolandosi con cura i denti dopo ogni pasto, utilizzando il filo interdentale (o lo scovolino) e recandosi dal dentista periodicamente per l’igiene orale professionale.

I soggetti diabetici devono prestare particolare attenzione alla salute della propria bocca: il diabete è un fattore di rischio per la parodontite (e, viceversa, l’infiammazione delle gengive influenza negativamente la glicemia).

Carie dentale

Nella placca è presente una classe di batteri chiamati batteri cariogeni perché sono in grado di provocare la carie dentale; questi batteri demineralizzano il dente attraverso un acido che aggredisce lo smalto, formando la carie.

La carie può essere superficiale (interessa solo lo smalto) o profonda, quando i batteri “scavano” fino ad arrivare alla dentina o al nervo.

Quando si forma una carie (un vero e proprio “buco” nel dente) è necessario realizzare un intervento di odontoiatria conservativa; se la carie, invece, dovesse raggiungere la polpa del dente o il nervo bisogna praticare un intervento di endodonzia (devitalizzazione del dente).

Sensibilità dentinale

Un dente diventa ipersensibile al caldo e al freddo quando lo strato di smalto che lo ricopre diventa più sottile; questo assottigliamento può essere causato da dentifrici, collutori o cibi troppo aggressivi.

La prevenzione: l’arma più efficace

Mantenere la bocca in salute attraverso la prevenzione è il metodo più efficace per minimizzare i rischi di incorrere nelle problematiche appena viste e in altre che interessano il cavo orale.

La prevenzione orale inizia, prima di tutto, a casa propria con alcune semplici regole:

  • spazzolarsi i denti almeno 3 volte al giorno (e comunque sempre dopo mangiato) per almeno due minuti
  • utilizzare uno spazzolino a setole morbide (mai dure o medie)
  • nei casi di persone con scarsa manualità (anziani o bambini) utilizzare uno spazzolino elettrico
  • scegliere un dentifricio con fluoro che aiuta a prevenire la carie
  • utilizzare nella routine di igiene orale anche uno strumento per l’igiene interdentale come lo scovolino o il filo interdentale
  • evitare l’uso di tabacco o alcool

In aggiunta, è indispensabile sottoporsi alle visite periodiche dal dentista almeno una volta all’anno (o più di frequente se il dentista lo considera necessario) e a una seduta di igiene orale professionale attraverso la quale viene rimosso eventuale tartaro e viene esaminato lo stato di salute generale della bocca intervenendo tempestivamente su eventuali problematiche.

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