Perimplantite: la malattia degli impianti dentali

5 Ago 2022 | Patologie

Quando un impianto dentale viene caricato si avvia un processo chiamato di “osteointegrazione”: ciò significa che l’impianto dentale si unisce all’osso sul quale è caricato come se fosse un dente naturale.

Proprio per questo l’impianto dentale ha bisogno delle stesse cure di un dente naturale: se una scarsa igiene orale (e determinati fattori di rischio) possono causare la parodontite (infiammazione delle gengive che può portare alla perdita dei denti), una scarsa igiene orale e altri fattori possono portare alla perimplantite, una malattia degli impianti dentali che può portare alla perdita dell’impianto stesso.

La perimplantite è infatti un processo infiammatorio che colpisce i tessuti che circondano un impianto dentale e causa una perdita del supporto osseo in cui è integrato.

I sintomi della perimplantite sono:

❌ arrossamento della mucosa che circonda l’impianto
❌ sanguinamento
❌ perdita dell’osso di sostegno
❌ dolore
❌ mobilità dell’impianto

Come abbiamo detto prima una delle cause della perimplantite è una scarsa igiene orale, ma ci sono altri motivi che portano all’insorgere della malattia, così come fattori di rischio:

⚠️ stress biomeccanico generato dalla masticazione, soprattutto se l’impianto non è posizionato correttamente
⚠️ fumo di sigaretta
⚠️ scarsa qualità dell’osso di sostegno
⚠️ tipo di superficie dell’impianto (le superfici rugose trattengono più batteri)

Nei pazienti che soffrono di perimplantite, oltre alla prescrizione di antibiotici, viene eseguito il debridement parodontale (o scaling) per togliere il tartaro sotto la gengiva eliminando così l’infiammazione e ripristinare il tessuto gengivale.

[Direttore Sanitario: Dott. Mauro Savio, Tessera Albo Odontoiatri Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano n. 4168]

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